Andrew Verity nel ricordo dei suoi migliori colleghi e studenti – Marzia Lorini
Al mio risveglio il 9 febbraio la notizia che non avrei mai voluto sentire… che avevi lasciato questo mondo.
Ho cominciato a pensare alla nostra conoscenza, cominciata nell’Ottobre 2006 con il seminario di Integration e la presentazione del Neuro-Training, evoluzione del tuo Educative Alternatives.
Ero così agitata, le aspettative erano alte, e incerte insieme.
Avevo cercato di capire com’eri dai racconti di chi aveva già frequentato i tuoi corsi, ma fu una sorpresa scoprire che eri anche meglio di come ti avevano descritto: uno studioso, un’insegnante generoso capace di rendere semplici anche i contesti più complicati, capace di trasformare anche la domanda più banale e fuori contesto in uno spunto per approfondire o spiegare da un’ulteriore prospettiva il tema affrontato.
Da quel giorno ho fatto i salti mortali per seguire i tuoi Workshop, non ho perso l’opportunità di essere presente nemmeno quand’ero “decisamente” incinta.
Negli anni più persone mi hanno chiesto perché non volevo perdere i tuoi seminari, chiedendomi se tu fossi come Hugh Jackman, ma la verità è che eri una persona meravigliosa. Non priva di difetti ma accogliente, ogni tuo corso era una nuova sfida, un modo per affrontare gli scogli che impediscono di cambiare e un modo nuovo per aiutare a migliorare.
Grazie a te ho capito:
quanto sia importante scegliere di prendersi le proprie responsabilità,
quanto sia importante uscire dalla modalità di sopravvivenza per cominciare a vivere la propria vita,
quanto la paura oscura la mente, e non protegge, ma blocca la vita,
che il corpo ha delle strategie, ma che possono essere cambiate,
ho imparato a non crederti ciecamente ma a verificare la validità dei tuoi insegnamenti,
ho imparato un metodo per entrare in contatto con il corpo e metterne in ordine i contesti,
ho imparato a trovare le difese attive e a disattivarle,
ho appreso una nuova professione e mi hai dato le chiavi per aprire le porte, dopo anni di ricerche,
mi hai insegnato e dimostrato che valgo.
I primi giorni dalla tua dipartita ho avuto la sensazione che tu fossi vicino, sensazione poi svanita, ma sei sempre una presenza nella mia mente e continuo a parlare con te e a porti domande come facevo nei messaggi e ora, non direttamente, mi rispondi attraverso quello che mi hai insegnato e che ha messo radici e che continua ad ampliare la mia capacità di adattamento.
Parafrasando una canzone di Guccini, voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora ti ascolto e come allora sorrido, e come consueto a inizio e fine corso ci abbracciamo.
Ciao Andrew, buon viaggio. Mi mancherai.
Autore
Marzia Lorini
Advanced Neuro-Trainer
www.marzialorini.com
marzialorini.ml@gmail.com